Coleottero Popillia japonica: attivato il piano di controllo ERSAF

Pubblicato il 11 luglio 2022 • Ambiente

La Popillia japonica è un insetto originario del Giappone, presente sul territorio lombardo dal 2014, che sta dimostrando un comportamento invasivo molto aggressivo a scapito di coltivazioni e aree naturali. Allo stadio larvale questa specie infesta i prati di graminacee nutrendosi delle radici, mentre gli adulti sono polifagi e attaccano piante spontanee, di pieno campo, ornamentali e forestali determinando defogliazioni, distruzione degli organi fiorali e danni ai frutti.

Gli adulti di Popilia japonica sono di colore verde metallizzato brillante con le elitre che non arrivano a coprire completamente il corpo di color bronzo ramato; sono di forma ovale e di dimensioni variabili da 8 a 11 mm di lunghezza e da 5 a 7 mm di larghezza. La femmina è tipicamente più grande del maschio. La presenza di ciuffi di peli bianchi (5 ai lati terminali dell’addome e 2 più ampi sulla parte terminale delle elitre) consente di distinguere facilmente P. japonica da altri coleotteri spesso presenti negli stessi ambienti, come Anomala vitis e Cetonia aurata, o da Phyllopertha horticola (maggiolino degli orti), la specie più affine per forma e dimensioni ma che predilige ambienti montani.

In Italia compie una sola generazione all’anno e sverna come larva di terza età nel terreno. Gli adulti sfarfallano tra la fine di maggio e l’inizio di giugno e sono attivi fino a settembre.

La Popillia japonica è un organismo nocivo soggetto a lotta obbligatoria e, pertanto, il Servizio Fitosanitario di Regione Lombardia (ERSAF) è impegnato nell’attuazione di un piano di controllo, concordato a livello nazionale, con lo scopo di contenere la popolazione del coleottero nelle aree in cui l’insetto è attualmente presente nelle province di Varese, Como, Lecco, Monza e Brianza, Milano, Lodi, Pavia, Bergamo, Cremona.

Il piano di controllo prevede il posizionamento anche all'interno del territorio del Comune di Carate Brianza di trappole con reti insetticide consistenti in una struttura formata da un treppiede ricoperto da una rete. Gli insetti vengono attirati verso la trappola dall’attrattivo posizionato al centro del treppiedi e vengono intercettati dalla rete.
Il contatto degli adulti di Popillia japonica con la rete consente l’assorbimento di minime quantità di insetticida di cui è intrisa. La perdita di vitalità non è immediata, ma consente all’insetto di volare e muoversi ancora per qualche minuto. Per l’utilizzo di questo tipo di trappola i Servizio Fitosanitario lombardo ha chiesto e ottenuto una particolare autorizzazione dai Ministeri della Salute, dell’Ambiente e dell’Agricoltura.

Si chede la collaborazione di tutti i cittadini affinché le trappole posizionate sul territorio comunale non vengano spostate, sottratte o manomesse. I tecnici del Servizio fitosanitario si occuperanno della loro manutenzione.

L’utilizzo di trappole è fortemente sconsigliato da ERSAF in orti o giardini privati in quanto il loro potere attrattivo è di molto superiore alla capacità di cattura e, di conseguenza, la vegetazione che si vuole proteggere (foglie, fiori e frutti) subirebbe danni ancora più rilevanti.

In presenza di individui isolati di Popillia japonica, ERSAF consiglia di raccoglierli manualmente e farli cadere in un secchiello con una soluzione di acqua e sapone.

Per proteggere i frutti è possibile coprire la chioma degli alberi con una rete antinsetto che deve essere scossa al mattino presto quando i coleotteri sono pressoché immobili.

Per tutte le informazioni e le indicazioni per il controllo della Popilia japonica è possibile consultare la sezione del sito del Servizio Fitosanitario Regionale appositamente dedicata.

 


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